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Metatarsalgia Salute delle ossa

La metatarsalgia

La metatarsalgia

La metatarsalgia è la condizione dolorosa che si avverte sotto la pianta del piede vicino all’attaccatura delle dita e che avviene prevalentemente durante il carico e l’appoggio.


Anatomicamente in questa regione sono presenti i metatarsi che sono 5 ossa lunghe e sottili che collegano il tarso con le falangi: la porzione distale che si articola con la falange di ciascun dito si chiama testa del metatarso ed è proprio qui che spesso si avverte la sintomatologia dolorifica. 

La metatarsalgia può essere dovuta al sovraccarico o ad una errata distribuzione del carico dell’avampiede, conseguente a patologie di diversa natura (deformità, malattie reumatiche, compressione dei nervi, ecc) o a sollecitazioni intense della regione metatarsale (ad esempio negli sportivi che praticano la corsa). Il dolore accusato può interessare un solo metatarso o più raggi metatarsali adiacenti e può anche essere generato dal disallineamento delle superfici articolari (tra metatarso e falange), comportando sublussazione, danni capsulari e sinoviali e distruzione della cartilagine articolare.

Cause

La metatarsalgia può essere scatenata da condizioni  patologiche vere e proprie e/o da fattori predisponenti che possono  concorrere a determinare questa sensazione dolorosa nell’avampiede. 

I principali fattori predisponenti sono:

  • Allenamenti intensi durante attività sportive che prevedono la corsa, l’impatto costante dei piedi su superfici dure e l’uso di calzature non specifiche (running, calcio, tennis, ecc). 
  • Sovrappeso e obesità per un eccesso di carico sugli arti inferiori, in particolare sui piedi che sono sottoposti ad un maggiore stress.
  • L’uso di scarpe con tacco o a punta stretta.

Le cause patologiche possono essere:

  • Il piede cavo: chi presenta un arco plantare accentuato non riesce a poggiare al suolo la parte intermedia della pianta del piede, con errata distribuzione del peso corporeo e sovraccarico a livello metatarsale.
  • Le dita a martello, le dita in griffe e l'alluce valgo sono altre deformità dei piedi che spesso concorrono alla comparsa della metatarsalgia.
  • Alterazioni anatomiche come le anomalie congenite di lunghezza dei metatarsi 
  • Fratture da stress: microtraumi ripetuti possono causare queste piccole fratture metatarsali che a lungo andare inficiano la postura del piede e causano dolore. I microtraumi sono determinati sollecitazioni ripetute e cicliche che avvengono ad esempio durante allenamenti a cui sono sottoposti runner, podisti o i ballerini; 
  • Il neuroma di Morton: è un disturbo molto doloroso, che colpisce i nervi interdigitali dei piedi. In particolare è una neuropatia da compressione con intrappolamento in genere del  secondo o terzo nervo interdigitale.
  • Le patologie infiammatorie del tendine d'Achille: per alleviare il dolore nella regione del calcagno può venir sovraccaricato l’avampiede a livello delle teste. 
  • La necrosi delle teste metatarsali che può avvenire in alcune forme di osteocondrosi metatarsale;
  • Malattie metaboliche come la gotta e il diabete
  • Malattie reumatiche come l’artrite reumatoide  e l’artrite psoriasica in cui la sinovite infiammatoria e l'atrofia dei muscoli interossei portano alla sublussazione delle articolazioni metatarso-falangee con sviluppo di callosità e borsiti.

Sintomi

Il sintomo tipico della metatarsalgia è il dolore a livello dell'avampiede che si verifica durante l’appoggio e il carico del piede (con il cammino e la corsa). Il dolore può essere accompagnato da bruciore a livello della pianta del piede e da intorpidimento delle dita dei piedi.

La metatarsalgia può essere acuta ed improvvisa, ad esempio dopo aver indossato delle scarpe strette con il tacco, oppure il dolore può comparire gradatamente e diventare cronico quando in relazione a patologie sottostanti. La persistenza del dolore metatarsale può compromettere la postura e predisporre a mal di schiena o a dolori nell’anca corrispondente.

Spesso a livello della pianta del piede si sviluppa una callosità (ipercheratosi) o una borsite in corrispondenza dei metatarsi coinvolti. 

In alcune condizioni sono evidenti anche le deformità delle dita, con lussazione  del dito o delle dita al di sopra del metatarso, fino ad ottenere l’aspetto di dita accavallate e sovrapposte.

Diagnosi

La valutazione da parte del medico consente di raccogliere la storia clinica del paziente e di individuare i segmenti metatarsali interessati e le patologie che possono aver determinato la metatarsalgia.

Alcune patologie sono visibili, come l’alluce valgo o le dita a martello, ma uno studio radiografico aiuta a comprendere meglio il grado di interessamento delle porzioni ossee causa di dolore. Altre indagini, come l’ecografia e la risonanza magnetica risultano utili per la diagnosi ad esempio del neuroma di Morton e per valutare alterazioni dei tessuti molli (come borsiti, capsuliti, cisti sinoviali).

Trattamento

In base alla patologia riscontrata la metatarsalgia viene trattata in modo conservativo oppure potrebbe richiedere interventi chirurgici volti a correggere la causa scatenante e a riallineare i metatarsi.

Il trattamento conservativo prevede:

  • Riposo e impacchi di ghiaccio sulla zona dolorante;
  • Somministrazione di antidolorifici e antinfiammatori,
  • Utilizzo nelle calzature di appositi cuscinetti metatarsali in materiale visco-elastico con scanalature longitudinali per il collocamento dei metatarsi; 
  • Utilizzo nelle calzature di plantari ortopedici: esistono in commercio diversi tipi di plantari che si rendono utili sia in condizioni di stress dei metatarsi che in caso di piede cavo, metatarsalgia o ancora plantari reumatici. I plantari sono progettati per essere confortevoli ed adattarsi a quasi tutte le calzature, favorendo l’omogenea distribuzione del peso corporeo e proteggendo l’appoggio metatarsale.
  • Le infiltrazioni con acido ialuronico che favoriscono il ripristino dei cuscinetti adiposi plantari
  • Trattamenti con ultrasuoni, laser, tecarterapia e ipertermia 
  • Rieducazione posturale
  • Correzione dei fattori predisponenti, come l’uso di scarpe adeguate specialmente negli sport che richiedano frequenti impatti del piede su terreni duri e la riduzione del peso corporeo.

Il trattamento chirurgico

L'intervento chirurgico è in genere riservato alle deformità dei piedi, ai casi di neuroma di Morton e alle patologie caratterizzate da sintomi severi e di lunga data  La risoluzione chirurgica delle deformità come ad esempio la correzione dell’alluce valgo o delle dita a martello può richiedere anche un intervento di riallineamento a livello metatarsale ottenuto tramite osteotomia della testa metatarsale. In ogni caso generalmente si utilizzano tecniche chirurgiche percutanee, che grazie all’utilizzo di piccoli accessi, riducono al minimo il possibile danno alle strutture adiacenti e permettono una rapida ripresa della mobilità.


Le informazioni contenute in questo sito sono presentate a solo scopo informativo, in nessun caso possono costituire la formulazione di una diagnosi o la prescrizione di un trattamento, e non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto medico-paziente o la visita specialistica. Si raccomanda di chiedere sempre il parere del proprio medico curante e/o di specialisti riguardo qualsiasi indicazione riportata o eventuali dubbi.

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