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Il benessere parte dalle gambe

Il benessere parte dalle gambe

Gambe pesanti e microcircolo, che rapporto c’é e quale sono i modi per prevenire il disturbo.


Bisogna fare attenzione alle nostre gambe, soprattutto appena arrivano i primi caldi, perché possono darci indicazioni di problemi legati a cattiva circolazione sanguigna degli arti inferiori che, a loro volta, possono dare luogo a patologie a volte anche complesse. Le vene varicose, ad esempio, possono portare a complicazioni quali flebiti e trombosi, che, in casi estremi, possono richiedere addirittura un intervento chirurgico.

Il più delle volte è un problema di microcircolo che col caldo estivo e l’aumento della temperatura determina un incremento della vasodilatazione e, gli arti inferiori, maggiormente sottoposti alla forza di gravità, sono soggetti ad un maggior ristagno di liquidi per via dell’incremento della ritenzione idrica. Il malfunzionamento del microcircolo è dovuto al fatto che quando i vasi sanguigni periferici si dilatano per effetto del caldo, le valvoline antiriflusso disposte a intervalli regolari lungo le vene non si richiudono bene e il sangue venoso (che scorre in senso opposto alla gravità) tende a retrocedere in piedi e gambe.

In più, le pareti venose diventano più porose e fanno trasudare liquidi e scorie nei tessuti circostanti che si gonfiano. La fragilità capillare diviene evidente anche in superficie dove si manifestano le teleangectasie.

Quindi ci si scopre a fine giornata con le gambe gonfie e pesanti, un leggero prurito e il fastidioso inestetismo di capillari in evidenza, che creano piccole o vistose macchie emorragiche (teleangectasie).

Con il termine microcircolo intendiamo una parte funzionale molto importante del torrente circolatorio che, attraverso una ramificazione estesissima di piccoli vasi sanguigni, cioè i capillari, arriva in tutti i distretti corporei fino alle estremità di mani e piedi, svolgendo la funzione di trasporto del sangue, degli ormoni, dell’ossigeno, delle sostanze nutritive, supportando persino il sistema immunitario. I capillari sono vasi sanguigni di dimensioni inferiori a 100 micron e, al contrario delle vene, che sono costituite da tre tonache che conferiscono loro resistenza e trofismo, sono costituiti solamente da cellule endoteliali. A fronte della loro vulnerabilità, i capillari sono di estrema importanza nella regolazione della pressione, negli scambi ematici e nella regolazione del flusso del sangue.

Per proteggerli occorre introdurre liquidi e bere molta acqua, ridurre il consumo di sale e di grassi animali, di fumo e caffè perché restringono i capillari e rendono la circolazione più difficoltosa; evitare il caldo eccessivo, perchè le temperature troppo alte possono dilatare i vasi sanguigni e provocare la rottura dei capillari; indossare biancheria intima e abiti comodi e non troppo stretti così come limitare l’uso dei tacchi troppo alti, che potrebbero ostacolare la circolazione del sangue e infine muoversi, camminare, salire e scendere le scale, alzarsi e sgranchire gli arti inferiori ogni 30 minuti se si lavora a una scrivania

Quando si avvertono mani e piedi freddi, insieme ad altri sintomi quali crampi, intorpidimento e formicolio continuo, dolore, dita e unghie blu, vene varicose, perdita di sensibilità e poca forza nelle estremità, capogiri e debolezze generiche inconsuete, allora può esserci qualcosa che impedisce il normale scorrimento del flusso sanguigno nei capillari, che non è più in grado di raggiungere in maniera corretta tutte le cellule e i tessuti che si trovano alle estremità.

Si parla in questi casi di cattiva circolazione periferica e ci possono essere conseguenze negative come l’invecchiamento cellulare precoce, il sistema immunitario indebolito, possibili infezioni per via dell’abbassamento delle difese immunitarie, disturbi psico-fisici e malattie croniche.

Fra le patologie più comuni a carico del microcircolo troviamo le microangiopatie da stasi in cui, in estrema sintesi, si nota una severa stasi venosa a carico delle strutture capillari e post capillari. Le cause di questo malfunzionamento possono essere diverse: posture scorrette, infiammazioni, compressione dei nervi, contrazione muscolare, stili di vita sregolati (abuso di alcool, assunzione di determinati tipi di farmaci, caffeina in eccesso, carenze nutrizionali), problemi di salute, tra cui l’arteriosclerosi, malattie croniche, insufficienza renale, aritmia cardiaca, diabete, ipertensione, età avanzata, lipodistrofie, cellulite….

Molti sono anche i fattori esogeni, come lo stress, l’inquinamento, i rumori, la depressione, l’aggressività, l’insonnia. Per diagnosticare correttamente la patologia a carico del microcircolo si possono utilizzare diversi strumenti diagnostici che vanno dall’ecodoppler alla Video-capillaroscopia a sonda ottica, che valuta come scorre il sangue nei piccoli vasi, fino al Laser doppler flow che riesce a mettere in evidenza l’esatta capacità di contrazione dei piccoli vasi, dando così al medico importanti informazioni di quanto scorre il sangue nei capillarii.

Per contrastare la possibile cattiva circolazione sanguigna, come dicevamo, l’alimentazione ricopre un ruolo piuttosto importante. La dieta da seguire si deve basare su regole precise e fondamentali, deve quindi prevedere l’assunzione di nutrienti essenziali in grado di riattivare le funzionalità del microcircolo, con azione capillaro protettrice (capacità di rafforzare la struttura del tessuto connettivo e migliorare il tono e l’elasticità dei vasi sanguigni), proprietà antiossidanti, vasodilatatorie, antiflogistiche, flebotoniche e diuretiche.

Il primo nutriente essenziale è l’acqua, che, anche se non fornisce energia, è importantissima per garantire tutti gli scambi a livelli dei tessuti, digerire gli alimenti, favorire la circolazione e l’eliminazione delle sostanze tossiche: occorrerebbe berne dai due ai tre litri al giorno, specie adesso che arriva il caldo estivo. Poi occorre integrare l’alimentazione con gli acidi grassi essenziali Omega3 e Omega6, grassi sani che ci permettono di tenere a bada il colesterolo e gli alti valori di trigliceridi che possono ostacolare il flusso del sangue all’interno dei grandi vasi, quindi via libera a pesce azzurro, salmone, mandorle, frutta secca e olio di oliva, evitando i fritti e i grassi saturi.

Inoltre, sempre per una buona circolazione, è di fondamentale importanza assumere micronutrienti essenziali come le vitamine, soprattutto la C, la A e quelle del gruppo B, insieme ai Sali minerali importanti per l’organismo umano e contro l’invecchiamento cellulare. Quindi perfetti i frutti rossi, coi mirtilli in pole position perfetti per il microcircolo, per la pesantezza degli arti inferiori e persino per la salute degli occhi. Inoltre, trattandosi di validi antiossidanti per la presenza di elevate quantità di antocianosidi, sono perfetti per contrastare i radicali liberi.

Tra i frutti rossi abbiamo anche la presenza dei lamponi, che devono essere ampiamente consumati per beneficiare delle proprietà antinfiammatorie e diuretiche. Grazie alle proprietà depurative, inoltre, sono in grado di rafforzare le difese immunitarie. Davvero tante sono le virtù benefiche di questo frutto, che viene spesso impiegato da chi soffre di ritenzione idrica.

Anche le more sono piuttosto importanti per la circolazione sanguigna, in quanto svolgono un’azione protettiva per il cuore e favoriscono, persino, la pulizia delle arterie. Perché abbondano di acido folico, che aiuta l’organismo a tenere bassi i livelli omocisteina nel sangue, riducendo di conseguenza il livello di colesterolo cattivo nel sangue e i livelli di trigliceridi.

Per evitare la cattiva circolazione, è opportuno, oltre alla dieta, seguire anche uno stile di vita sano in modo da minimizzare i fattori di rischio per evitare l’insufficienza venosa agli arti inferiori.

La prevenzione consiste in una adeguata attività fisica durante l’inverno e nel periodo primaverile: calza elastica, linfodrenaggi e massaggi. In taluni soggetti più predisposti per età, conformazione degli arti, obesità, attività lavorative che inducono la stazione eretta, sarebbe utile associare integratori vaso protettori, drenanti e blandi diuretici per ridurre la ritenzione e il gonfiore.


Le informazioni contenute in questo sito sono presentate a solo scopo informativo, in nessun caso possono costituire la formulazione di una diagnosi o la prescrizione di un trattamento, e non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto medico-paziente o la visita specialistica. Si raccomanda di chiedere sempre il parere del proprio medico curante e/o di specialisti riguardo qualsiasi indicazione riportata o eventuali dubbi.

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